Rowan, la danza e la magia
Rowan è arrivata in Brasile dall’Australia dopo tre giorni di viaggio.
Ha portato il suo sguardo chiaro, la stanchezza di infinite ore in aereo, la gioia dell’incontro, l’attesa della danza. Ci siamo conosciuti in India alcuni anni fa e facciamo parte della stessa famiglia che nel mondo crede al risveglio della coscienza umana, stirpe sacra dei Sacha, filo infinito d’Amore. La danza è entrata nella sua vita a Rishikesh durante gli incontri che offro giornalmente in gennaio nell’Ashram, la nostra radice comune. Da allora qualcosa si è mosso nel suo cuore fino a condurla qui oggi, per comprendere e procedere… Oltre a lei arriveranno dalla Nuova Zelanda altri compagni dell’esperienza indiana, alunni italiani e il gruppo brasiliano che segue la danzaterapia come una proposta di vita. Staremo insieme per una settimana, immersi in un tuffo comune nel movimento che ci vedrà uniti nell’alternarsi delle ore, dei pasti, del sonno. Realizziamo il sesto incontro intensivo di danzaterapia ad Estrema, al confine fra lo stato di Minas Gerais e Sao Paulo, un luogo nuovo anche per me, una nuova sfida. E in tutto questo osservo il mistero che chiama chi arriva, me stesso nell’attesa, il gioco di una vita che costantemente pronuncia i nostri nomi. Riconosco nel coraggio di ciascuno che lascia la propria casa, il proprio paese, le sicurezze, la mia scelta di alcuni fa quando per la prima volta incontrai Maria Fux, la mia maestra. Fra le sue mani danzava ciò che da sempre avevo cercato, qualcosa che non aveva nome ne’ odore, ne’ forma, ne’ colore ma che fra le sue dita brillava con una chiarezza assoluta. Il mio “sì” non è costato alcun sforzo, è stato il cuore a pronunciarlo e da allora si moltiplica in infiniti cammini non sempre facili ma tutti ugualmente e assolutamente meravigliosi.