‘Seduto di fronte a un mare estivo, azzurro turchese, forte, inspiegabile, penso a te Maria, alla tua danza, i tuoi occhi, la tua luce.Penso a te Maestra, a quanto hai creato, al tuo essere severa ed estremamente dolce…
Inimitabile, unica, vera.
Sono felice che la tua opera sia come il vento, soave, intensa, gesto che trasforma.
Impossibile catturarla, possederla… vento insensibile ai recinti, alle trame, ai fili spinati.
Soffio ribelle e istintivo che sfugge alle prese e si libra in un volo sempre nuovo.
A te la mia riconoscenza senza limiti per avermi fatto rinascere attraverso quanto mi insegni. Sempre.
A questa danza dedico la mia esistenza di studio, di ascolto, di Amore.
A te che danzando evochi le onde, il vento e la pietra.
Ogni piccolo granello di sabbia.
Seduto davanti a questo mare azzurro turchese festeggio te, mia Maestra!’
Pio